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9 ottobre 2011 7 09 /10 /ottobre /2011 17:49

Ecco oggi una semplice ed utile guida, per debellare i domestici amici a quattro zampe, dalle fastidiose e pericolose pulci!

Le attenzioni non sono infatti mai troppe coi pelosi amici di casa …, basta “un non nulla” e questi antipatici insetti si accoccolano sull’addome, sul collo e sulla schiena del cane p nel caso del gatto, sulle orecchie, sul collo, sulla groppa o sulla coda.

A dispetto di quanto si crede inoltre, è bene tener presente, essere le pulci sono molto pericolose, perché possono causare  malattie quali il morbo di Lyme e quindi non appena si riscontra la presenza di pulci sull’animale, bisogna intervenire tempestivamente, consultando il proprio veterinario di fiducia.

Ecco comunque, in attesa del consulto veterinario, alcuni efficaci rimedi naturali, che male non fanno:

 

    aglio: è un ottimo rimedio antipulci, peraltro prelibato, che va tra somministrato quotidianamente al cane con la pappa a pezzetti o in alternativa mettendo una o due tavolette di estratto per ogni 5 kg di cibo, o in ultimo mischiando le capsula al cibo;

    lievito di birra: assicurando agli animali una fonte di vitamina B, in base alla taglia ed all’età dell’animale, si completa una dieta quotidiana antipulci;

    bagnetto: gli animali infestati dalle pulci vanno lavati settimanalmente, con uno shampoo naturale e neutro, diluito in pari quantità di acqua;

    decotto: è altresì utile risciacquare l’animale con un decotto con gli essenziali di eucalipto, che hanno forti proprietà insetticide, mettendo 4 cucchiai di foglie in una pentola con 1,25 litri d’acqua, coprendo e facendo bollire per 5 minuti, lasciando raffreddare ed infine filtrando.

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6 ottobre 2011 4 06 /10 /ottobre /2011 23:10

Alain Delon Fabien Maurice Marcel (pronuncia francese: [alɛ dəlɔ]; nato 8 novembre, 1935) è un attore francese. Si alzò in fretta verso la celebrità, e all'età di 23 anni era già confrontato ad attori francesi come Gérard Philipe e Jean Marais, così come l'attore americano James Dean. E 'stato anche chiamato il maschio Brigitte Bardot. Nel corso della sua carriera, Delon ha lavorato con molti noti registi, tra cui Luchino Visconti, Jean-Luc Godard, Jean-Pierre Melville, Michelangelo Antonioni e Louis Malle.

Delon acquisito la cittadinanza svizzera nel 1999, e la società che gestisce i prodotti venduti con il suo nome ha sede a Ginevra.
 
 
 Delon è nato a Sceaux, Seine (ora Hauts-de-Seine), Île-de-France, un sobborgo di Parigi. I suoi genitori, Edith (nata Arnold) e Fabien Delon, Delon divorziato quando aveva quattro anni. [1] Entrambi si risposò, e Delon ha una sorellastra e due fratellastri. Ha frequentato un cattolico romano [2] collegio, la prima di numerose scuole da cui è stato espulso a causa del comportamento indisciplinato. Gli insegnanti, una volta ha cercato di convincerlo a entrare nel sacerdozio a causa della sua attitudine in studi religiosi.

A 14 anni, Delon lasciato la scuola, e ha lavorato per un breve periodo al macelleria di suo suocero. Si arruolò nella marina francese tre anni dopo, e nel 1953-1954 ha lavorato come marin fucilieri nella Prima guerra d'Indocina. Delon ha detto che fuori dei suoi quattro anni di servizio militare, ha trascorso 11 mesi in prigione per essere "indisciplinati". Nel 1956, dopo essere stato congedato con disonore dall'esercito tornò in Francia. Non aveva soldi, ma ho da su qualsiasi lavoro che riusciva a trovare. Ha trascorso l'orario di lavoro come cameriere, un portiere, un segretario e un commesso. Durante questo periodo stringe amicizia con l'attrice Brigitte Auber, e la raggiunse in un viaggio al Festival di Cannes, dove la sua carriera cinematografica avrebbe cominciato.
Carriera
Alain Delon in Lost Command (1966).

A Cannes, Delon è stato visto da un talent scout per David O. Selznick. Dopo un provino Selznick gli offrì un contratto, fornendo ha imparato l'inglese. Delon torna a Parigi per studiare la lingua, ma quando ha incontrato il regista francese Yves Allégret, era convinto che avrebbe dovuto restare in Francia per iniziare la sua carriera. Selznick Delon ha permesso di annullare il suo contratto, Allégret e gli diede il suo debutto nel film Quand la Femme s'en Mele (Quando la Butts Woman In). Delon poi apparso nel film di Faibles Femmes (le donne sono deboli / tre assassine). Questo fu anche il primo dei suoi film da vedere in America, dove divenne un enorme successo.

Nel 1960, Delon apparso in Delitto in pieno sole di René Clément, che era basato sul romanzo di Patricia Highsmith Il talento di Mr. Ripley. Ha giocato protagonista Tom Ripley di critica;. Highsmith stessa era anche un fan della sua interpretazione [3] Allora apparve in Luchino Visconti di Rocco ei suoi fratelli. Bosley Crowther critico del New York Times ha scritto lavoro Delon era: ". Toccante duttile ed espressiva" John Beaufort nel Christian Science Monitor, ha dichiarato:

Delon ha fatto il suo debutto sul palcoscenico nel 1961 a Pity giocare John Ford Tis è una puttana fianco di Romy Schneider a Parigi. Visconti diretto la produzione. Delon dovrebbe lavorare ancora con lui per Il Gattopardo (Il Gattopardo). Delon inoltre lavorato con Jean-Pierre Melville, che lo diresse in Un Flic, Le Cercle Rouge e Le Samouraï.

Nel 1964, la Cinémathèque Française ha tenuto una vetrina di film Delon e Delon ha iniziato una società di produzione, produzione Delbeau, con Georges Beaume. Hanno prodotto un film intitolato L'insoumis, che doveva essere rimontato a causa di problemi legali. Delon poi ha iniziato la sua società di produzione, Adel, e recitato nel primo film della compagnia, Jeff. Delon ha seguito il successo del film con Borsalino, che divenne uno dei francesi più film campione di incassi del tempo. Nel 1973, ha fatto un duetto con il cantante pop francese Dalida su "Paroles, Paroles". Inoltre ha giocato popolare eroe mascherato Johnston McCulley nel 1975 di Zorro. Nel 1976, Delon protagonista di Monsieur Klein, che lo ha vinto i premi César (l'equivalente francese degli Oscar).
Alain Delon al Festival 2007 Festival di Cannes.

E 'stato premiato come Miglior Attore al Premio César per il suo ruolo in Bertrand Blier di Notre histoire (1984), e il ritratto aristocratico dandy, barone de Charlus in un adattamento cinematografico del romanzo di Swann di Marcel Proust in Love nello stesso anno. Poi seguì una serie di fallimenti al botteghino alla fine del 1980 e 1990, si conclude con il fallimento di Patrice Leconte Une chance sur deux. Delon ha annunciato la sua decisione di abbandonare la recitazione nel 1997, anche se ancora accetta di tanto in tanto i ruoli.

Nel 1990, ha lavorato con autore Jean-Luc Godard, sulla Nouvelle Vague, in cui ha giocato due gemelli. Nel 2003, la Walter Reade Theater ha mostrato una serie di film Delon sotto l'egida, Man in the Shadows: i film di Alain Delon.
Prodotti

Dal momento che la formazione di una etichetta profumo a suo nome, Delon ha avuto una vasta gamma di prodotti venduti con il suo nome tra cui orologi, abbigliamento, occhiali, articoli di cancelleria e sigarette [4].

Delon occhiali da sole di marca divenne particolarmente popolare a Hong Kong dopo che l'attore Chow Yun-Fat li indossava nel film 1986 reato A Better Tomorrow (così come due sequel). Delon riferito ha scritto una lettera ringraziando Chow per aiutare gli occhiali da sole tutto esaurito nella regione. [5] Il film, il regista John Woo ha riconosciuto Delon come uno dei suoi idoli e ha scritto un breve saggio su Le Samourai così come Le Cercle Rouge per il criterio collezione di DVD release [6].
Relazioni

Il 20 marzo 1959, Delon è stato impegnato con l'attrice Romy Schneider, che ha incontrato quando co-protagonista nel film di Christine (1958). Durante il loro rapporto, ha avuto una relazione con l'attrice tedesca, cantante e modella Nico. Il 11 agosto 1962 Nico ha dato alla luce un figlio, Ari (Aaron Christian), che fu padre di Delon. Il bambino è stato sollevato soprattutto da genitori di Delon.

Nel dicembre 1963, Schneider e Delon ha deciso di rompere il fidanzamento. Il 13 agosto 1964, sposato con Nathalie Delon Barthélemy. Il loro figlio, Anthony Delon, è nato nel mese di settembre. La coppia ha divorziato il 14 febbraio 1969.

Nel 1968, durante le riprese di Jeff, ha incontrato l'attrice francese Mireille Darc con il quale aveva 15 anni di rapporto fino al 1982.

Nel 1987, Delon ha incontrato la modella olandese Rosalie Van Breemen sulle riprese del videoclip della sua canzone "Comme au cinéma" e ha iniziato una relazione. Avevano due figli: Anouschka (25 novembre 1990) e Alain-Fabien (18 marzo 1994). Il rapporto si è concluso nell'ottobre 2002.

Alain Delon vive a Ginevra, in Svizzera con i suoi due figli più piccoli. E 'considerato un importante membro della Convenzione di Ginevra Jet-Set insieme con gli amici celebrità Adriana Karembeu, Eric Cormier o Phil Collins.
Onori

 

Al 60 ° Festival di Cannes, ha presentato il premio come miglior attrice con l'attrice sudcoreana Jeon Do-yeon per il suo ruolo in Secret Sunshine di Lee Chang Dong. È diventato il primo del Sud Corea per vincere un premio al Festival di Cannes. il 22 febbraio 2008, ha presentato il Premio César per la migliore attrice per Marion Cotillard, che due giorni dopo ha vinto l'Oscar per la migliore attrice per La Vie En Rose. Delon appare sulla copertina dell'album 1986 The Queen Is Dead degli Smiths.
  
Alain-Delon-my-French-Hottie-classic-movies-7025774-384-500.jpg

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6 ottobre 2011 4 06 /10 /ottobre /2011 08:41

Il piano di Obama si colloca in un momento storico molto difficile per gli Usa, che stanno affrontando una delle più gravi crisi economiche degli ultimi anni. Fortunatamente il presidente è riuscito a far approvare il cosiddetto piano di salvataggio dell’economia americana.
Sin dal suo discorso durante la campagna elettorale, Obama ha mostrato una spiccata sensibilità per i problemi economici del suo paese. Ha promesso che si sarebbe occupato delle dure condizioni di vita degli indigenti e lo ha fatto. Provenendo da una famiglia povera, ha potuto ben immedesimarsi in queste persone. Una volta in carica, ha presentato una politica economica di finance & development, nonché di sostegno e aiuto alle famiglie più numerose e povere. Il piano di politica economica promosso da Obama prende il nome di piano di sostegno, proprio per i suoi propositi. Esso, del valore di 789 miliardi di dollari, prevede di creare circa tre milioni e mezzo di posti di lavoro oltre che promuovere una serie di tagli fiscali per le famiglie in difficoltà e per le aziende. In tal modo dà un'input positivo al mondo del lavoro, abbassando il tasso di disoccupazione del paese. La politica di Obama ha stabilito di assegnare anche un bonus economico ai cittadini anziani, disabili e veterani di guerra. Naturalmente il piano non manca di dare spazio alla regolamentazione dell'economia e al controllo dell'evasione fiscale, poiché sono mezzi essenziali per rimettere in sesto la nazione. Obama ha dedicato parte della manovra economica al rimodernamento di strade, edifici pubblici e ponti. Ha puntato molto sul miglioramento del sistema informatico americano e sull'obiettivo di mettere in piedi una politica ecologica, rendendo più severe le leggi sullo scarico di gas e altre sostanze.

 



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5 ottobre 2011 3 05 /10 /ottobre /2011 23:29

Con "Californication", i Red Hot Chili Peppers hanno conquistato le classifiche. Ma il loro inconfondibile funky-rock era esploso già otto anni prima. Poi, c'è stato il crollo artistico di "By The Way" e la fuga solitaria di John Frusciante...

 

 

E' l'album Californication (1999) che fa salire i Red Hot Chili Peppers alla ribalta dei giornali e delle TV di tutto il mondo grazie ai suoi 9 milioni di copie vendute. In realtà i Red Hot avevano raggiunto un successo maggiore otto anni prima, con Blood Sugar Sex Magik, ma la loro nascita è ancora precedente.

 

Il cantante Anthony Kiedis (Grand Rapids-Michigan, 1962) ed il bassista Michael Balzary (in arte Flea, (Melbourne-Australia, 1962) erano amici nella Fairfax High School già all'età di 16 anni. Flea aveva fondato gli Anthem, insieme al chitarrista Hillel Slovak (Haifa-Israele, 1962) e al batterista Jack Irons (California, 1962). Quando Anthony decide di entrare nella band, il nome viene tramutato in Red Hot Chili Peppers. Slovak e Irons però avevano lavorato per gli Anthem molto a lungo, e quando i Red Hot firmano il primo contratto con la Emi nel 1982, i due decidono di abbandonare il nuovo gruppo continuando col loro progetto, rinominato "What is this?". Al loro posto, nell'omonimo album di esordio, sono presenti Jack Sherman alla chitarra e Cliff Martinez alla batteria.

 

The Red Hot Chili Peppers esce nel 1984, preceduto dal singolo Out in L.A. (il primo brano inciso dal gruppo) e riscuote un discreto successo negli Stati Uniti soprattutto grazie a "True men don't kill coyotes" e "Get up and jump". Il fallimento del progetto "What is this?" porta al rientro dei due componenti originali nella band, che nel 1985 produce il suo secondo album, Freaky Styley, album che, pur non rappresentando il meglio dell'espressione del gruppo californiano, regala ai Peppers una certa notorietà anche fuori dagli States ("Freaky styley" e "Jungle man" sono i due singoli estratti dall'album). Gli anni che seguono sembrano aprire la strada verso il declino della band, nonostante il crescente successo: Anthony e Hillel perdono evidentemente il controllo delle proprie vite, e la loro dipendenza dalle droghe inizia a ripercuotersi sulla musica del gruppo. In particolare, il chitarrista inizia ad avere gravi problemi di salute e non è raro che nei concerti sbagli le note o dimentichi i brani da eseguire.

 

Nel 1987 il terzo album, The Uplift Mofo Party Plan, è piuttosto controverso: la EMI impone che il titolo del brano "Party on your pussy" venga cambiato in "Special secret song inside" e che i testi vengano esclusi dal libretto. "Fight like a brave" e "Me & my friends" sono comunque due hit di gran successo, insieme a "Behind the sun", il cui video imperversa su Mtv. Nell'album è anche presente la cover di "Subterranean homesick blues" di Bob Dylan. I Peppers sono negli USA ormai un fenomeno che va oltre il fatto musicale,e si impongono soprattutto per la loro immagine di band irriverente e distruttiva. Ma le condizioni di Slovak continuano a peggiorare, e la band inizia a pensare al licenziamento del chitarrista. Intanto, all'inizio del 1988, esce Abbey Road EP, raccolta di 4 brani più la cover di "Fire" di Jimi Hendrix, la cui copertina mostra la band nella famosissima imitazione dei Beatles, con i calzini a coprire i genitali come unico indumento.

 

Ma il 27 giugno Hillel Slovak muore di overdose. La band sembra irrimediabilmente destinata al temine: Jack Irons incolpa il mondo della musica per la morte dell'amico e rifiuta di avere contatti col mondo esterno (andrà poi in una casa psichiatrica prima di diventare, nel 1995, il batterista dei Pearl Jam); Kiedis si rifugia in un piccolo paesino del Messico per disintossicarsi, ed è soltanto grazie a Flea che il gruppo continua a vivere: il bassista convince Anthony a ricominciare in nome dell'amico defunto, ed al suo posto nel gruppo fa il suo ingresso il diciottenne John Frusciante (New York, 1970). John era un accanito fan del gruppo, e Anthony e Flea lo avevano accompagnato a un provino per entrare nei Thelonious Monster: "John era un perfetto clone di Hillel", racconta Anthony "non solo per come suonava, avendo assimilato l'immensa tecnica del suo idolo, ma anche per come si presentava e si muoveva sul palco". Da quel provino John Frusciante uscì come chitarrista dei Red Hot Chili Peppers. "Sostituire il batterista era una cosa difficilissima", confessa Flea. "In uno dei tanti noiosissimi giorni di selezioni entra Chad Smith (St.Paul-Minnesota, 1962): sembrava un idiota con quella bandana tra i capelli e la maglietta dei Metallica addosso!". Anthony continua: "Stavamo già per dire: Avanti il prossimo!, quando ha iniziato a suonare. Lo studio fu improvvisamente tempestato da un'orda di gorilla psichedelici: sembrava un pazzo mentre suonava la batteria e urlava a pieni polmoni".

 

Il quartetto è finalmente ricomposto e dopo solo pochi mesi l'album Mother's Milk è pronto (preceduto dal singolo "Knock me down", dedicato al chitarrista scomparso; nell'album è presente anche la cover di "Higher Ground" di Stevie Wonder). E' il 1989, e per Red Hot ritorna il successo; l'album vende 500.000 copie e la band decide di puntare anche sul mercato europeo lasciando la vecchia casa discografica per passare alla Warner.

 

Ma è il 1991 l'anno d'oro dei Peppers: Blood Sugar Sex Magik contiene 17 brani, tutti registrati dal vivo, ed è quattro volte disco di platino. "Give it away" vince il Grammy come best hard rock track, "Under the bridge" è il ricordo per Anthony della sua vita segnata dalla droga a L.A. qualche anno prima, i singoli "I could have lied", "Breaking the girl" e "Suck my kiss" insieme alla titletrack segnano la nascita di un nuovo genere musicale: è il crossover, incrocio di generi musicali diversissimi tra di loro e fino a quel momento mai sperimentati insieme, e segna la fine dell'hardcore come genere monotematico dittatore della cultura underground.

 

In Blood Sugar Sex Magik punk e hardcore si alternano all'hip hop o ai ritmi in levare, allo ska e all'hard rock. Inizia così un immenso tour mondiale lungo tutto il 1992, ma il 7 marzo, durante una tappa in Giappone, John Frusciante dà l'annuncio del suo ritiro: "Non posso rimanere più con la band, ho raggiunto uno stato in cui non riesco a rendere giustizia a quello che ho creato. Non riesco più a dare alla band quello che sono tenuto a dargli... semplicemente dite al mondo che sono impazzito". Flea più tardi dirà che John non andava d'accordo con la casa discografica, che lo aveva ingiustamente ecluso dalla copertina dell'album. Arik Marshall conclude il tour alla chitarra. Dopo l'uscita di What Hits!?, raccolta di diciassette brani storici più "Show me your soul", dalla colonna sonora del film "Pretty Woman", nel 1994 il nuovo chitarrista è Dave Navarro (Santa Monica-California, 1967), ex Jane's Addiction. Un anno dopo è pronto il nuovo lavoro, One Hot Minute, sicuramente più commerciale del precedente, con gli hit "Aeroplane" e "My friends" (scritta da Anthony in onore dell'amico River Phoenix, morto nel 1993), e il capolavoro di Flea, "Pea", che gli vale il titolo di Best bass player del 1996. Nel '96 esce anche il singolo "Love rollercoaster", nella colonna sonora di "Beavis and butthead do America".

 

Verso la fine del 1997 John Frusciante è ricoverato in ospedale per abuso di droghe: i Red Hot corrono al suo capezzale. E' un segno del rientro del parzialmente disintossicato chitarrista, annunciato ufficialmente il 22 aprile del 1998, insieme all'uscita, entro un anno, del nuovo lavoro, Californication. L'album si rivela un top seller, ed è subito nei top 5 album sia in USA che in Inghilterra. Le copie vendute sono più di nove milioni, e dall'album sono estratti cinque fortunatissimi singoli: "Scar tissue", "Around the world", "Otherside", "Californication" e "Road trippin". L'ennesimo tour mondiale è coronato dalla presenza a Woodstock e dal concerto nella Piazza Rossa a Mosca, che rappresentano due dei maggiori eventi musicali degli anni '90. Nel 2000, a completare l'opera, la raccolta Best of, aspettando un nuovo lavoro, all'inizio del 2002, con la band che ha finalmente ritrovato il suo assetto grazie a Frusciante, e non sembra intenzionata a lasciarlo per niente al mondo.

 

Dopo gli oltre 9 milioni di copie vendute in tutto il mondo con Californication, i Red Hot Chili Peppers tornano con By The Way (2002), sedici tracce che però risentono della banalità abissale in cui è caduto tutto il gruppo. Sicuramente c'è da dire che questo non è un lavoro innovativo del gruppo di Los Angeles. Dopo il rientro di John Frusciante e il successo esplosivo di "Californication" la band sembra ormai essersi creativamente spenta ed è difficile decifrare quale sia, in fondo, la causa di tutto ciò. Ma più che le cause del calo dei Red Hot Chili Peppers, noi possiamo misurarne gli effetti: "By the way" è l'estremizzarsi della carenza di ritmicità che già pervadeva "Californication", anche se, in quest'ultimo, molti pezzi ricordavano le già dimenticate atmosfere funk-rock. L'atmosfera generale del disco è uniforme e inusualmente pulita; come se fosse stato studiato per una pacatezza da supermercato, si potrebbe quasi definirlo una sorta di ripresa, in chiave smorzata, o addirittura una degenerazione, dellla pop-art. Tuttavia i Peppers continuano a lanciare messaggi di "californicazione"; come per esempio con "Throw away your television" (uno dei pochi pezzi degno di nota), paradossalmente rimanendo fagocitati dalla spirale mortale del commercio. Kiedis è sempre votato al sentimentalismo, il quale però è tristemente meno incisivo rispetto alla spontaneità "sessuale" dei lavori precedenti. Flea sembra essersi ridotto alla solita effettistica con cui si è sempre distinto in passato, ma questa volta senza mai spiccare, come invece ogni tanto faceva anche nell'album precedente. Ritmiche più serrate e complesse "sfruttavano" decisamente meglio la tecnica di Smith. Frusciante, dal canto suo, colma ancora le distensioni armoniche con il suo falsetto psichedelico, tuttavia i suoi soli non sono più un piccolo viaggio di colori forti, ma sembrano un semplice "riempimento" votato alla non-creatività del dio denaro. Pezzi apprezzabili per la loro aggressività "speziata-ma-non-troppo" sono i due singoli "By the way" e "Can't stop", che risultano privi di sapore per chi era abituato a peperoncini caldi e rossi nelle orecchie. Se quest'album strizza un occhio alle vette delle classifiche, di sicuro chiude l'altro di fronte alla sincerità devastante di quella che era la musica dei Red Hot Chili Peppers.

 

By The Way ha fatto molte vittime. Ha sfiduciato tutti i vecchi ascoltatori di funk rock, ha allontanato quasi definitivamente una parte di pubblico, prendendosi però una fetta di mercato molto ampia: gli adolescenti. Questi ora sono i Peppers. Un gruppo di quarantenni (Frusciante ci perdoni), alle prese con la rilassatezza della vita, incapaci di ripensarsi attori di una musica che non suonano (suoneranno?) più.

 

A sancire il definitivo addio alla scena "alternative" americana ci pensa il Greatest Hits (2003, Warner). Si riesce a capire e giustificare la Warner, che vuol battere il ferro quando ancora è caldo, spremendo dal quartetto californiano quanti più dollaroni possibile.

A livello musicale (ed è questo il piano che ci compete) ci ritroviamo di fronte all'ennesima delusione; ma non è la scelta dei brani, che è di per sé arbitraria (anche se mettere 2 canzoni di un album uscito l'anno prima fa pensare), ma degli inediti: "Fortune Faded" e "Save The Population". Il primo ha una genesi lunga e una gestazione travagliata; nasce come una perfetta sintesi tra anima funk rock e anima melodica nel 2001, ma nel giro di 3 anni ce la ritroviamo trasformata in una hit da superproduzione pop. Di "Save The Population" è forse meglio non parlare. Un merito ce l' ha questa raccolta: riporta in luce un gioiellino del periodo d'oro dei Peppers, quella "Soul To Squeeze" rimasta occultata per anni come b-side. Ora trova la giusta ribalta, il giusto palcoscenico e la giusta riconoscenza.

 

Per non farci mancare nulla, nel 2004 esce un disco dal vivo. Il Live In Hyde Park (2004, Warner) è una registrazione del meglio di tre concerti consecutivi tenuti nell'estate del 2004 dai Red Hot Chili Peppers nel più grande parco di Londra. Kiedis e compagni sono allo zenith della loro fama, e riescono a richiamare 250,000 persone. Tra vecchi brani ("Give it Away", "Under The Bridge"), cover (persino "Black Cross" dei 45 Grave) e inediti ("Rolling Sly Stone" e "Leverage Of Space") l'album suona quanto meno autentico e nonostante la presenza dei soliti brani, rimane la certezza che i Red Hot Chili Peppers almeno dal vivo riescano ancora ad offrire qualcosa. L'inedito "Rolling Sly Stone", omaggio al gruppo di Mick Jagger e a Sly Stone, cerca di trovare la via di mezzo tra il passato e il nuovo corso, mentre "Leverage Of Space" affossa ogni tipo di speranza per il futuro compositivo della band.

 

Stadium Arcadium (2006) è il nono lavoro in studio della band.

Il singolo "Dani California" è un mastodontico e plasticoso hard-rock, nello stile dei Jane's Addiction, dei Velvet Revolver e sicuramente dei prossimi Guns 'n’ Roses (e se questo non bastasse, aggiungiamo che il ripescaggio della melodia di “Mary Jane’s Last Dance” di Tom Petty è da denuncia immediata). Struttura poderosa, chitarroni, e un ritornello bello melodico: tre concetti dei più banali.

La mano di John Frusciante è evidente, al punto che, non a torto, si potrebbe considerare il disco un figlio diretto di quel Shadows Collide Wih People uscito ormai 4 anni fa. Non solo Frusciante, comunque. Flea e Chad Smith non erano mai stai così protagonisti dai tempi di Californication.

 

Nel primo disco (intitolato “Jupiter”), accanto alle scialbe “Snow Hey Oh” e “Charlie”, si fa notare “Stadium Arcadium”, ballatona acustica in linea di tradizione con “My Friends” e “Otherside”. Stesso discorso per “Strip My Mind”, ma qui siamo dalle parti della più recente “Don’t Forget Me”, e “Slow Cheatin’”, gioiellino pop con melodia indimenticabile, ritornello easy, atmosfere rilassate e felici. O siamo noi a essere innamorati, o le melodie dei Chili Peppers hanno dismesso i panni zuccherosi e smielati, e hanno acquisito più mordente e incisività. A seguire troviamo il divertito funk-pop “Hump de Rump” e quella “She’s Only 18”che rispolvera la tradizione hard-rock-blues americana (Jimi Hendrix su tutti), addolcita con la solita stucchevole dose di pop (qui davvero troppo zuccherosa, considerato anche il contesto), declinazione preferita di Anthony Kiedis. Una menzione particolare la meritano anche “Warlocks”, apertura funk con un Kiedis indeciso tra rap e pop, e “Wet Sand”, marchiata col sangue di Frusciante, tanto ne è geneticamente figlia.

 

I colpi migliori sono stati sparati subito e nel caricatore dei californiani rimane ben poco, e quel poco sono pallottole spuntate. Indolori e ordinarie si susseguono rapide le 14 tracce del secondo cd (intitolato “Mars”), lasciando un retrogusto sciapo. E dire che quella "Desecration Smile" messa lì ad aprire le danze non prometteva male: una marcetta country arricchita dei fiori e dei colori della California, un ritmo incalzante e una melodia semplice. Nella mezz'ora successiva, invece, succede ben poco: gli scossoni arrivano quando si risentono in versione definitiva i brani "Ready Made" e “21st Century" che erano stati presentati dal vivo l'anno scorso. Le prime impressioni che si erano avute erano purtroppo quelle giuste: "Ready Made" è un polpettone hard-rock, rifforama eighties con ritornello Fm (non sfuggirà ai più attenti addirittura uno pseudoplagio dei defunti Creed). "21st Century" è un divertissment di Frusciante, che infarcisce di effetti e accordi una melodia pop su cui Anthony Kiedis ninnaneggia. Poi succede che arriva "Storm In A Teacup", e all'improvviso ci si immerge in quel mondo drogato e abbandonato che fu "One Hot Minute": stessi suoni, stesse atmosfere e stesse situazioni.

 

Un lustro per ricaricare le batterie, e rimirare le istantanee del successo di Stadium Arcadium, e i Peppers si ritrovano in studio. Ma Frusciante salta l'appuntamento e non per una visita dal dottore. John esce per la seconda volta dal gruppo. Kiedis e compagnia si guardano in faccia e assumono il trentenne Josh Klinghoffer. Ma la formula non cambia, tra pregi e difetti che hanno contraddistinto gli ultimi vent'anni di carriera del gruppo, dall'ascesa definitiva alle conferme milionarie. Il nuovo album, I'm With You, consuetamente prodotto da Rick Rubin, non smuove insomma una virgola e continua a percorrere i territori di un funky pop rock piacevole e talvolta ricco di mordente. Accade soprattutto nelle iniziali e assai agitate "Monarchy Of Roses" e "Factory Of Faith" che si impadroniscono di buoni spunti electro-disco, oppure in "Did I Let You Now" capace di abbracciare passi di danza salsa con tanto di inaspettato solo di tromba. Per il resto domina la routine che però non disturba, avvalendosi di schemi precisi e delle consuete ottime doti esecutive.

redhotchilipeppers_1.jpg

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5 ottobre 2011 3 05 /10 /ottobre /2011 23:22

images.jpgIl Diamante mandarino è un grazioso uccellino esotico che si adatta facilmente alla vita in cattività: la riproduzione di questo simpatico volatile non presenta grosse difficoltà ma, occorre adottare alcuni accorgimenti per avere una buona riuscita nell’allevamento.

Quando acquisti una coppia assicurati che siano un maschio e una femmina; il maschio è facilmente riconoscibile dal colore rosso acceso del becco, mentre la femmina ha il becco di colore arancione chiaro.

Lascia trascorrere un paio di mesi per verificare che la coppia sia affiatata e che non litighi; a questo punto puoi procedere all’allevamento vero e proprio.

Innanzitutto la gabbia deve essere di dimensioni tali da consentire al Diamantino di poter svolazzare liberamente, 60 x 30 sono le misure minime, inoltre deve essere posta in un luogo ben arieggiato e luminoso ma lontano da correnti e soprattutto non molto rumoroso; infatti questi uccellini non amano essere disturbati.

Per l’allevamento occorre acquistare un nido per esotici, vendibile in qualsiasi negozio di animali; il nido può essere in vimini a forma di pera anche se ti consiglio il nido in plastica che è più igienico e più comodo per eventuali ispezioni e controlli. Inoltre devi fornire della paglia in un apposito vano in modo che i diamantini provvedano alla costruzione del nido; evita il cotone idrofilo.

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5 ottobre 2011 3 05 /10 /ottobre /2011 23:12

Se avete fatto un incidente che ha seriamente danneggiato la vostra vettura e avete intenzione di rivenderla, ci sono numerose aziende esperte nel settore che acquistano auto sinistrate effettuando a proprio carico il  passaggio di proprietà e fornendo un pagamento immediato, anche se l’auto ha perso il suo valore commerciale e nessuno è ormai più disposto  a comprarla.

 

Come vendere la propria auto sinistrata:

Questo tipo di aziende sono reperibili in tutto il territorio italiano e compiono un servizio completo a proprio carico con il ritiro a domicilio della vettura attraverso un carroattrezzi di loro proprietà; Inoltre si fanno carico anche del passaggio di proprietà del veicolo ed eseguono pagamenti in contanti al momento del ritiro del mezzo, di qualunque marca esso sia e con qualsiasi tipologia di danno riportato. L'azienda riesce a soddisfare con serietà le diverse richieste ed esigenze.

E’ sufficiente, infatti, che i documenti della tua vettura siano in regola.

L’azienda supervaluta l’auto sinistrata, sia essa Italiana o estera, di qualsiasi tipo, marca, con chilometraggio vario e di recente immatricolazione e persino auto non marcianti, diventando così una più che valida alternativa alla demolizione: inoltre questo tipo di aziende hanno posto particolare attenzione al rispetto dell’ambiente e per questo motivo effettuano anche recupero e riciclo di materiali da autodemolizione. In aggiunta a ciò occorre dire che queste aziende offrono una quotazione della vostra auto usata in maniera del tutto gratuita e in tempi molto brevi. Acquistano automobili anche molto danneggiate. Alcune di queste auto vengono riparate e vendute  ai loro clienti o a carrozzieri autorizzati.

 

Come acquistare auto incidentate:

Se, al contrario, avete intenzione di acquistare auto incidentate dalle aziende specializzate, troverete un'ampia gamma di auto sinistrate, di varie marche e modelli presso innumerevoli aziende in Italia. Per l'acquisto di auto sinistrate o usate presso le aziende autorizzate si può disporre di solito, se si desidera, di finanziamenti e rateizzazioni. In genere queste aziende che trattano auto sinistrate dispongono anche di automobili usate.

Inoltre queste aziende possono disporre anche di auto recuperate da furti, con vizi al motore o con problemi di elettronica e autovetture e furgoni aziendali.

Per la continua e crescente richiesta, la vendita è stata negli anni aperta non solo ai commercianti di auto ma anche ai privati con prezzi molto competitivi e accessibili a tutte le tasche.

Il modo più rapido per trovare queste aziende di auto incidentate è quello di cercare sul web tra i numerosi siti che trattano di auto sinistrate per trovare l’azienda più vicina alla vostra città. Inoltre alcune aziende vi offrono la possibilità di richiedere in maniera assolutamente gratuita una valutazione della vostra auto sinistrata; in questo modo potrete confrontare i vostri preventivi per scegliere in seguito quello più conveniente.

 

Acquistare o vendere auto incidentate da aziende su internet:

Un altro modo per vendere o acquistare auto incidentate è quello di consultare i numerosi annunci di auto sinistrate presenti su internet; sono tante le aziende che dispongono di uno spazio web sul quale è possibile trovare informazioni che riguardano il ritiro o la consegna e i relativi pagamenti. Inoltre potrete segnalare la vostra vettura per richiedere una valutazione completamente gratuita; è sufficiente recarsi nelle sezioni apposite per inviare una richiesta correlata di fotografie per una valutazione ottimale della propria auto.

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5 ottobre 2011 3 05 /10 /ottobre /2011 23:07

In questo articolo è rivolto a tutti gli appassionati del mondo del rally; potrete trovare, infatti,  una completa e dettagliata recensione  su i migliori siti  dove poter trovare i forum sui rally.

Rallylink.it

In questo sito potrete trovare tante informazioni sul Rally. Le discussioni, i sondaggi, la storia del rally e tanto altro ancora. Per partecipare alle discussioni del forum, bisogna prima iscriversi gratuitamente inserendo tutti i dati richiesti. L'abilitazione a poter partecipare alle discussioni avverrà dopo circa 24-48 ore dall'iscrizione.

 

Forumfree.it

Inizio modulo

Per connettervi dovete avere già registrato un Profilo Utente valido o è possibile registrarsi utilizzando il link 'registrati'. È molto facile: dovete inserire i vostri dati per connettervi, l’indirizzo email o nome utente e la password.

 

Rallyforums.com

Se volete interagire con la comunità rally, è necessario registrarsi utilizzando il proprio nome reale prima di poter postare: cliccate registrazione per procedere. Ricordate, è necessario registrarsi utilizzando il vero nome o il vostro account verrà cancellato.

 

Rallyreggello.it

Su questo portale dedicato al mondo del rally è possibile  trovare molte informazioni e notizie aggiornate in tempo reale; nella home ci sono le ultimissime notizie sul mondo del rally mentre nei link in alto troverete i risultati delle edizioni passate, un’ area privata dove poter accedere grazie a una registrazione gratuita,  le interviste, dove  sono, il forum, informativa privacy, e tanto altro ancora.

 

Rallyelbaronde.it

In questo sito troverete un forum dove poter scoprire tantissime informazioni per saperne di più sul rally.

Entrando in Rallyelbaronde.it troverete  tutte le classifiche aggiornate giorno per giorno, l’elenco delle persone iscritte, una pagina completa e dettagliata sul regolamento e i percorsi da fare.

 

Rallylinkforum.com

Informazioni preziose e scambio di opinioni sul rally. Tutti gli utenti iscritti possono partecipare e postare domande. Troverete non solo informazioni  specifiche sul Trofeo rally ma potete anche formulare domande di interesse generale e riceverne risposte qualificate sul piano tecnico e regolamentare su tutta la normativa CSAI e FIA .

 

Gtplanet.net

In questo sito troverete un fantastico forum dedicato ai rally in tutto il mondo.

Discussione per il Campionato Rally, Hankook, MSA, fase NI e tanti altri eventi.

Inoltre, gli organizzatori possono caricare i loro regolamenti e moduli d’iscrizione tutto su questo sito.

 

 

 

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5 ottobre 2011 3 05 /10 /ottobre /2011 16:37

Fabrizio De Andrè nasce a Genova Pegli, in Via De Nicolai, il 18 febbraio 1940.

Dopo aver trascorso gli anni della guerra in campagna a Revignano d’Asti, la famiglia De Andrè fa ritorno a Genova, in Via Trieste numero13.

Fabrizio studia al liceo "Cristoforo Colombo" e dopo il diploma si iscrive all’università, frequentando con poca convinzione prima medicina e lettere, poi giurisprudenza, dove supera diciotto esami senza arrivare però alla laurea.

La sua è una normale gioventù da figlio di agiata famiglia della buona borghesia: la scuola, tre mesi di villeggiatura al mare, variegate letture nella biblioteca di casa, ma anche lunghe serate trascorse con Paolo Villaggio, Luigi Tenco, Gino Paoli e il poeta Remo Borzini a parlare di letteratura, di poesia e di cantautori francesi.

A sedici anni compra la sua prima chitarra e il primo amplificatore e si mette a suonare jazz con un gruppo guidato dal pianista Mario De Santis, nel quale capita spesso Luigi Tenco col suo sax tenore; De Andrè si ispira alle sonorità e allo stile del chitarrista americano Jim Hall, suo idolo.

I successivi passi nella musica li muove cantando e suonando in una formazione country e western che si chiama The Crazy Cowboy and Sheriff One, con cui si esibisce nelle feste studentesche.
Nello stesso periodo butta giù le sue prime composizioni, canzoni strane e crude che parlano di suicidi, puttane, drogati e impiccati.

Nel 1958 incide il suo primo 45 giri, Nuvole barocche, passato praticamente inosservato.
Si sposa a ventidue anni con Erica Rignon (detta Puny) e diventa padre di Cristiano a meno di ventitre.

In quel periodo alterna ancora l’hobby della musica ad un impiego negli istituti privati del padre (che aveva a Genova un paio di scuole per ragionieri, periti e geometri).

Il suo primo grande successo è La canzone di Marinella, brano che viene interpretato da Mina nel 1965 diventando subito un best seller.
Nel 1966 esce il suo primo album, Tutto Fabrizio De Andrè. Nel 1976 dopo aver incontrato la cantante Dori Grezzi, sua compagna da allora e da cui ha avuto la figlia Luisa Vittoria (Luvi), acquista un’azienda agricola in Sardegna, nella zona di Tempio Pausiana.

Il 28 agosto 1979 viene sequestrato insieme a Dori Grezzi e per quattro mesi la coppia rimane prigioniera sulle montagne sarde.

 

Fin dalle sue prime incisioni De Andrè si è imposto come il cantautore italiano che più di ogni altro si è accostato al genere musicale di grandi autori come Jacques Brel, Leonard Cohen e Bob Dylan; è stato il primo in Italia a dare alla canzone contenuti nuovi rispetto a quelli tradizionali, dimostrando che attraverso la canzone si potevano anche raccontare storie fino a quel momento riservate agli scrittori o ai poeti.

Alla sua attività di autore e interprete ha affiancato quella di traduttore dei testi di Georges Brassens, Dylan e Cohen.

Mentre i suoi album continuavano a uscire, De Andrè si rifiutava di fare televisione e di esibirsi in pubblico.

Il suo primo concerto lo ha tenuto il 18 marzo 1975 alla Bussola di Focette, affiancato dai New Tolls.

Da allora le sue esibizioni dal vivo sono state comunque rare.

Muore a Milano l’11 gennaio 1999. fabriziodeandre_1.jpg

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5 ottobre 2011 3 05 /10 /ottobre /2011 16:32

vasco-rossi.jpgNato il 7 febbraio 1952 a Zocca, una tranquilla località sull'Appennino a metà tra Modena e Bologna, il più famoso e celebrato rocker italiano deve il suo nome al padre Giovanni Carlo, camionista, che, desideroso di onorare un compagno detenuto con lui in Germania, chiamò il figlio con lo stesso nome. La madre di Vasco, Novella, si è sempre occupata della casa, mentre il babbo girava l'Italia in lungo e in largo con il suo camion.

Come ha cantato in una sua celebre canzone ("Voglio una vita spericolata"), Vasco non è mai stato una persona facile, adattabile alle convenzioni esterne o capace di seguire degli schemi. Ribelle e con una gran voglia di esprimere la sua vena creativa, nel 1972, in piena contestazione studentesca, comincia a interessarsi di teatro sperimentale ma, convinto di dover proseguire gli studi a tutti i costi, si iscrive alla Facoltà di Pedagogia dell'Università di Bologna. Ben presto, però, si rende conto che tra questa facoltà e la sua propensione per la musica c'è una bella differenza (nel dicembre del 1965, fra l'altro, aveva vinto il concorso canoro "Usignolo d'oro" con la canzone "Come nelle fiabe"), ed è una differenza che può segnare il suo grado di felicità.

Decide quindi di lasciare per seguire il suo istinto, tuffandosi così in un'altra esperienza che si rivelerà fondamentale per la sua carriera artistica: quella delle "radio libere".

Nel 1975, infatti, assieme ad un gruppo di amici fonda una radio libera che lo qualifica, fin da subito, come apprezzato dee-jay in Emilia Romagna, in parte del Veneto e della Lombardia. Dentro di sé, però, sogna di fare il cantautore, tanto che nel segreto della sua stanza compone testi e canzoni, le stesse che poi diventeranno patrimonio comune di un'intera generazione. Timidamente, dunque, comincia a farsi conoscere anche con proprie produzioni, dando libero sfogo a tutto il materiale che teneva celato in un cassetto.

Finalmente, nel giugno 1977 la Jeans pubblica il suo primo 45 giri, "Jenny e Silvia" mentre, l'anno dopo, ecco comparire il primo album, intitolato "Ma che cosa vuoi che sia una canzone", passato purtroppo quasi inosservato (il disco è però prodotto in sole 20 mila copie e distribuito nella sola Emilia). Anche il secondo 33 giri, "Non siamo mica gli americani", trova una certa difficoltà ad affermarsi nonostante contenga una "perla" come "Albachiara", una tra le più belle canzoni d'amore degli ultimi anni.

Lentamente, però, il pubblico comincia ad abituarsi allo stile di Vasco e a capire il valore delle sue canzoni. E' proprio la mitica "Albachiara", nel corso del '79, che gli regala l'ebrezza della ribalta, quando la presenta allo storico "Bussoladomani" di Viareggio. Seguiranno "Colpa d'Alfredo" (1980) e una serie di tour con la "Steve Rogers Band" per tutta la Penisola.

Intanto, grazie alla nuova notorietà acquisita e ad uno stile di vita non proprio irreprensibile, fioccano le prime critiche, non tanto alla sua musica, ma a come si comporta fuori dalla sala di incisione. L'indice è puntato sui suoi eccessi con l'alcol, con la droga, sul suo comportamento scapestrato e chi più ne ha più ne metta. Vasco non può che rispondere con la sua arte, l'unica arma che ha a disposizione. Eccolo allora pronto a tornare a confrontarsi con il mercato con il quarto album, "Siamo solo noi", un'espressione che a dir poco è diventata un inno. L'anno dopo partecipa al suo primo Festival di Sanremo con "Vado al massimo" (1982), pezzo che dà il titolo al suo quinto album. La kermesse del Festival sanremese lo vede protagonista di nuovo nel 1983 quando Rossi esegue "Vita spericolata", un altro pezzo emblematico della sua carriera e di quello che Vasco rappresenterà anche a livello di immaginario collettivo.

E la vita spericolata di Vasco non si limita solo ai brani di una canzone, se dobbiamo dare retta ai due incidenti automobilistici da cui esce miracolosamente illeso. Chiunque tirerebbe un sospiro di sollievo e si metterebbe a meditare ma lui no, lui realizza "Va bene, va bene così", un amaro e disilluso canto all'amore, una canzone che è anche una struggente capacità di testimoniare la rassegnazione emotiva nei confronti di una donna amata.

I guai con la giustizia non smettono però di tormentarlo, tanto che arriva ad essere arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti. Ma sembra che le prove non facciano altro che fortificarlo e donargli vèrve creativa, se è vero che poco dopo escono due delle sue realizzazioni migliori, "Cosa succede in città" (1985) e "C'è chi dice no" (1987). Nel mezzo, un evento felice: la nascita del figlio Davide. Seguono "Liberi liberi" (1989), etichettato EMI, e l'immortale "Fronte del palco" (1990) presentato live al San Siro di Milano e al Flaminio di Roma in un tripudio di folla.

La nascita di Luca, il secondo figlio, lo ispira per la realizzazione di "Gli spari sopra" (1993), il suo ormai tredicesimo lavoro. I fan club del cantante nascono come funghi, così come cresce a dismisura la sua popolarità. Incassati ben dieci dischi di platino dalla EMI per l'ultimo lavoro, Vasco si prende finalmente una meritata pausa, da cui riemerge con un altro apprezzatissimo album "Nessun pericolo per te". Un titolo che nei soli primi cinque giorni, vende 400.000 copie, una sorta di miracolo per un cantante italiano, in un Paese malato di esterofilia. "Canzoni per me", ancora targato EMI, è del '98, "Rewind" del '99, tutti successi da top ten.

A nove anni di distanza del suo primo approdo in libreria con "Diario di bordo", il rocker italiano propone nel giugno del 2005 una raccolta di tutte le sue canzoni, riviste e commentate di suo pugno. Un libro - cui si aggiunge un DVD - dedicato ai tanti fan, dal titolo Le mie canzoni.

Desideroso di fare il punto della sua carriera nel 2002 Vasco ha pubblicato "Tracks", la sua prima antologia ufficiale, rivelatasi un vero e proprio Boom nel mercato discografico nazionale, a cui sono seguite poi altre raccolte, remasterizzazioni, collaborazioni, sponsorship, e gli album "Buoni o cattivi" (2004), "Sensazioni forti" (2007), "Il mondo che vorrei" (2008).

Nel 2011, nel giorno del suo 59° compleanno, esce un nuovo singolo inedito dal titolo "Eh... già", che anticipa l'uscita del nuovo disco prevista per la fine del mese di marzo: Manifesto futurista.

Discografia essenziale:

2011 Mnifesto futurista
2008 Il mondo che vorrei
2007 Sensazioni forti
2004 Buoni o cattivi
2002 Tracks
2001 Stupido Hotel
1999 Rewind
1998 Canzoni Per Me
1996 Nessun pericolo... per te
1993 Gli spari sopra
1991 10.7.90 San Siro
1990 Fronte del palco
1989 Liberi liberi
1987 C'è Chi Dice No
1985 Cosa succede in città
1984 Va bene va bene così
1983 Bollicine
1982 Vado al massimo
1981 Siamo solo noi
1980 Colpa d'Alfredo
1979 Non Siamo Mica Gli Americani
1978 Ma cosa vuoi che sia una canzone

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5 ottobre 2011 3 05 /10 /ottobre /2011 16:29

Il sito ufficiale mostra tutta la collezione attuale ma non pubblica il listino prezzi degli orologi Rolex nuovi. Per conoscere i prezzi ti invita a contattare un rivenditore ufficiale. Puoi trovare l'elenco con la ricerca per città ma dovrai recarti in negozio. Rolex è un marchio di lusso e i prezzi sono di una certa entità. Se vuoi acquistare un orologio Rolex ma vuoi avere un'idea di quanto potrebbe costarti senza entrare in un negozio fisico, oppure semplicemente vuoi sfogliare il catalogo e conoscere tutti i prezzi per fare una scelta più consapevole senza sentirti "pressato" da un commesso dovrai cercare online.

 

Gli orologi da polso Rolex furono una novità agli inizi del Novecento. Il genio creativo di Hans Wilsdorf, orologiaio tedesco, pensò di soppiantare lo scomodo orologio da tasca con un orologio da portare comodamente al polso. Inizialmente si limitava ad importare in Inghilterra i meccanismi dello svizzero Hermann Aegler, dopo qualche tempo cominciò ad assemblare l'orologio in casse di lusso in oro e argento. L'idea iniziale era di mantenere un prezzo di vendita equo ma dazi e tasse doganali obbligarono Wilsdorf a farne orologi di lusso a prezzi elevatissimi. La Rolex si trasferì in Svizzera ma i prezzi rimasero elevati.

 

Gli orologi Rolex vengono venduti in negozi monomarca o selezionatissimi rivenditori autorizzati. Orologi lussuosi ma di grande innovazione. La Rolex detiene ancora oggi il primato di orologeria con il più alto numero di certificazioni. Attribuibili alla Rolex novità come gli orologi impermeabili con datario, cronometro e soprattutto la carica automatica e non più manuale.

 

Essendo orologi costosissimi è importante scegliere un modello ma contestualmente poterne conoscere il prezzo. Sul sito ufficiale non è possibile, se non vuoi rivolgerti ad un rivenditore o vuoi fare una scelta tranquilla a casa devi cercare di ottenere il listino prezzi. Sul Web in genere puoi trovare il listino a pagamento, costa sui 20/25 euro.

 

Presso un forum, Orologiforum.it, troverai pubblicato il listino prezzi degli orologi Rolex nuovi riferiti alla collezione 2010/2011 oppure potrai scaricarlo gratuitamente anche dal forum Orologiando.org in formato pdf.

rolex-116400.jpg

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